Si è tenuta ieri, martedì 18 giugno 2019, presso Confindustria, l’Assemblea pubblica di Sistema Gioco Italia (SGI), Federazione di Filiera dell’Industria del Gioco Lecito e dell’intrattenimento. L’incontro ha rappresentato l’occasione, per le organizzazioni datoriali, di rinnovare la comune disponibilità alle istituzioni a procedere insieme nel riordino di un settore che garantisce allo Stato entrate annuali per oltre 10 miliardi di euro e, soprattutto, è un presidio di legalità.
Aperta da Stefano Zapponini, Presidente di SGI, l’Assemblea ha potuto contare sul contributo tecnico di Marco Spallone, Professore di economia presso l’Università di Pescara e la Luiss di Roma, e di Domenico Faggiani, Coordinatore tavolo Anci per le problematiche del gioco. Sono quindi intervenuti Patrizia De Luise, Presidente di Confesercenti, e Lino Enrico Stoppani, Vice Presidente Vicario di Confcommercio, a conferma dell’unità delle rappresentanze datoriali, unanimi nel chiedere una riforma condivisa nell’interesse di tutti gli attori coinvolti: consumatori, imprese, gestori, lavoratori del settore ed erario. Hanno raccolto l’appello ed esposto il punto di vista delle istituzioni il Sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon e la Presidente della Commissione Finanze della Camera Carla Ruocco, prima delle conclusioni di Vincenzo Boccia, Presidente di Confindustria e padrone di casa.
La UTIS è stata presentata nella persona del Segretario Generale Avv. Stefano Sbordoni che ha condiviso i temi del convegno sostenendo la necessità di “combattere il gioco illegale senza delegittimare il gioco illegale”. L’Avvocato ha inoltre dichiarato ad Agimeg: “Non è più il tempo di rendere meno attrattiva l’offerta del gioco illegale. Quello è il passato: quel tempo – figlio di un enorme equivoco – è finito. Ora bisogna combattere: evidenziare al massimo e rendere noto alla gente quale sia il gioco illegale e cosa comporti. E per fare questo non si può delegittimare il gioco legale. Errare humanum est, perseverare diabolico”.
Il Segretario Generale UTIS ha, infine, ricordato di aver proposto la Patente del Ricevitore già quattro anni fa e di aver reiterato la richiesta al precedente governo ma di essere ancora in attesa di risposta.
AGIMEG, Agenzia Giornalistica sul Mercato del Gioco